riposi badante: grafica di orologio da parete

Diritto al riposo: quanti sono i giorni e le ore di riposo della badante convivente e non

La figura della badante, convivente e non, è sempre più cruciale nel panorama italiano. Ogni giorno molte famiglie scelgono di assumere una collaboratrice domestica per poter prestare assistenza e cura ai propri familiari, anziani e non pienamente autosufficienti. Ma è bene sottolineare che una badante non può prestare assistenza continua, 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno, perché come tutti i lavoratori ha diritto al riposo, giornaliero e settimanale, e alle ferie. Il CCNL del lavoro domestico, che disciplina il rapporto tra datore di lavoro e assistente domestica chiareno diritti e doveri di badanti, colf e babysitter, sottolinea infatti l’importanza dei riposi della badante in quanto occasione preziosa per recuperare le energie, svagarsi e mantenere una buona qualità della vita, oltre che un buon rendimento sul lavoro. Una badante stanca, infatti, difficilmente potrà rivelarsi un aiuto affidabile in casa.
Ecco perché, nonostante molte famiglie finiscano spesso con il far prevalere le proprie esigenze a scapito di quelle dell’assistente domestica, la gestione delle ore e dei giorni di riposo della badante si fa cruciale. A definire i riposi di badanti e colf concorre lo stesso CCNL, che distingue tra badanti conviventi e non, sottolineando le sanzioni alle quali incorrono le famiglie che non rispettano questo fondamentale diritto.
Come funzionano i riposi della badante? A quante ore e giorni di riposo ha diritto una badante convivente? E una non convivente? In questo articolo risponderemo a queste e altre domande basandoci sulla legge in materia di lavoro domestico.  

I riposi della badante: quali sono? 

Come abbiamo anticipato, i riposi della badante e della colf sono disciplinati dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico. Questo documento regola il rapporto tra datore di lavoro e badante e definisce tutta una serie di aspetti funzionali a tale rapporto, dall’assunzione ai livelli di inquadramento della badante, dal funzionamento del periodo di prova alla gestione della malattia e così via. 

Stando a ciò che stabilisce il CCNL, le ore di riposo delle badanti variano a seconda della tipologia di lavoro e del contratto stipulato. Ciò significa che le ore di riposo sono diverse a seconda che la badante presti assistenza notturna, sia convivente o meno.  

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Quante ore di riposo deve fare una badante convivente e non 

Prima di esaminare quante ore di riposo spettano alla badante, è importante specificare che secondo la normativa la badante convivente può lavorare al massimo per 10 ore al giorno e 54 ore settimanali, mentre la badante non convivente può lavorare per un massimo di 8 ore giornaliere e 40 settimanali 

I principali riposi contemplati dal CCNL sono quello settimanale, quello giornaliero, quello legato alle festività nazionali (ne parliamo qui) e infine le ferie. 

Riposo settimanale 

  • La badante convivente: il Contratto Collettivo stabilisce che le ore di risposo di una badante convivente siano 36 a settimana, da godere la domenica (24 ore) e in un altro giorno della settimana concordato tra le parti per le restanti 12 ore. Generalmente le 12 ore di riposo vengono assicurate alla badante convivente il sabato pomeriggio, a partire dalle ore 12:00, così che possano terminare domenica sera alle ore 24:00. È importante sottolineare infatti che la giornata di lavoro durante la quale la badante usufruisce delle 12 ore di riposo deve prevedere un orario di lavoro non superiore alla metà dell’orario medio giornaliero, ovvero non più di 4 ore.  
  • La badante non convivente: il CCNL prevede per la badante non convivente un riposo settimanale di 24 ore, da usufruire la domenica 

Tra i giorni di riposo delle badanti, la domenica è da intendersi irrinunciabile. Infatti, se la badante è chiamata a lavorare in questo giorno, le dovrà essere riconosciuta una maggiorazione del 60% in busta paga e dovrà esserle assicurata la possibilità di risposare il giorno seguente.
Diverso il caso in cui la prestazione si faccia necessaria durante le 12 ore di riposo che non ricadono nella giornata di domenica. In questo caso, l’eventuale lavoro della badante dev’essere riconosciuto con una retribuzione globale di fatto maggiorata del 40% per le ore lavorate, a meno che le ore di riposo non vengano godute in un altro giorno. 

ore e giorni di riposo della badante: anziani che si tengono per mano

Riposo giornaliero della badante 

Anche per quanto riguarda il riposo giornaliero delle badanti durante le normali giornate lavorative, a fare la differenza è il regime del loro intervento che può essere convivente o non convivente. 

  • La badante convivente: ha diritto a un riposo di almeno 11 ore consecutive all’interno della stessa giornata. Naturalmente, questo periodo varia a seconda delle ore di lavoro che possono infatti collocarsi di giorno, tra le 06:00 e le 22:00, oppure di notte, tra le 22:00 e le 06:00. Al di là di queste ore, alla badante spetta un riposo, generalmente pomeridiano, dalla durata non inferiore alle 2 ore durante le quali può anche uscire di casa. 
  • La badante non convivente: se lavora per più di 6 ore consecutive, la badante non convivente deve poter fermare la propria attività per il pranzo. Il tempo necessario a consumare il pasto è da intendersi a tutti gli effetti un momento di riposo. 

I riposi della badante: le festività  

Durante le festività, colf e badanti godono del diritto al riposo, come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico. Siamo parlando delle giornate festive riconosciute dal legislatore, ovvero: 

  • 1° gennaio, Capodanno 
  • 6 gennaio, Epifania 
  • lunedì di Pasqua, 
  • 25 aprile, Festa della Liberazione 
  • 1° maggio, Festa dei Lavoratori 
  • 2 giugno, Festa della Repubblica 
  • 15 agosto, Ferragosto 
  • 1° novembre, Festa di Ognissanti 
  • 8 dicembre, Immacolata Concezione 
  • 25 dicembre, Natale 
  • 26 dicembre, Santo Stefano 
  • Giorno del Santo Patrono.

Durante queste giornate, alla badante viene riconosciuto un compenso pari a 1/6 della retribuzione settimanale normale. Nel caso in cui si faccia invece necessaria la prestazione di lavoro, alla badante dovrà essere riconosciuta una maggiorazione del 60% come straordinario. 

Il diritto alle ferie 

Parlando di riposi della badante non possiamo non fare un passaggio sulle ferie. La badante ha infatti diritto a circa 26 giorni di riposo nel corso dell’anno, pari a quasi 4 settimane. La fruizione di queste giornate di riposo può avvenire in modo continuativo o suddiviso in massimo due periodi distinti, concordati tra le parti.  

I riposi della badante: una conclusione 

Riconoscere e garantire i giorni di riposo per le badanti è fondamentale per preservare la qualità dell’assistenza domiciliare. Un badante che gode dei suoi riposi sarà in grado di affrontare il lavoro con maggiore serenità, riflettendo positivamente sulla tranquillità nel proprio svolgere le mansioni e, di conseguenza, sulla qualità dell’assistenza fornita agli assistiti.  

La necessità di un riposo regolare è d’altronde riconosciuta, come abbiamo visto, anche dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Colf e Badanti, il quale prevede, all’articolo 14 comma 9, la possibilità di assumere personale per sostituire i lavoratori durante i periodi di riposo, garantendo così un’assistenza continua alle persone non autosufficienti. 

Sei alla ricerca di un’assistente domestica o hai ancora dei dubbi a proposito dei risposi della badante? Contattaci per saperne di più. 

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