infortunio colf e badante: lavoratrice domestica con la mano fasciata

Infortunio colf e badanti: come gestirlo e chi paga l’infortunio nel lavoro domestico

In Italia sono sempre più numerose le famiglie che decidono di assumere una collaboratrice domestica, come colf o badanti, per ricevere supporto nelle attività quotidiane e nella cura dei propri cari. Quando si decide di procedere con l’assunzione, però, è importante per le famiglie essere ben informate su come gestire eventuali situazioni di malattia o infortunio del lavoratore domestico. Dopo aver dedicato un articolo al tema della malattia di colf e badanti, ci concentreremo qui a rispondere ad alcune delle domande più comuni quando si tratta di infortunio nel lavoro domestico: quali sono gli obblighi del datore di lavoro e quali della lavoratrice? È possibile licenziare la badante o colf in infortunio? Chi si occupa di pagare la retribuzione? 

L’infortunio di colf e badanti è regolato dall’articolo 29 del CCNL del Lavoro Domestico, che specifica chiaramente gli obblighi del datore di lavoro e del lavoratore, le modalità di pagamento durante il periodo di infortunio e la durata della conservazione del posto di lavoro. 

Infortunio colf e badante: cosa fare 

Quando una badante subisce un infortunio durante le attività lavorative o nel tragitto casa-lavoro o lavoro-casa, è fondamentale che sia il lavoratore che il datore di lavoro seguano delle procedure specifiche per garantire una corretta gestione della situazione. 

Obblighi della colf o badante infortunata 

In caso di infortunio, la badante o colf deve recarsi immediatamente al pronto soccorso per ottenere un attestato che documenti l’incidente. Questo certificato deve riportare l’ora, il luogo e le modalità con cui si è verificato l’infortunio. Queste informazioni sono cruciali per consentire al medico di distinguere tra infortunio e malattia e, nel caso di un infortunio, di aprire una pratica INAIL. È importante notare che un incidente avvenuto sul luogo di lavoro o durante il tragitto da e per il lavoro viene considerato un infortunio, mentre altri tipi di incidenti rientrano nella categoria delle malattie. 

Una volta ottenuto l’attestato, la lavoratrice domestica deve informare immediatamente il datore di lavoro dell’accaduto. Questo è un passaggio essenziale perché il datore di lavoro, come vedremo nel prossimo capitolo, deve in alcuni casi procedere con la denuncia dell’infortunio per garantire alla badante o colf l’indennità temporanea che l’INAIL paga per i giorni antecedenti alla data della denuncia. 

Obblighi del datore di lavoro 

Quando si verifica un infortunio che coinvolge una colf o una badante, il datore di lavoro ha precisi obblighi da rispettare per garantire la corretta gestione dell’incidente e il rispetto delle normative vigenti. 

Come abbiamo anticipato, il datore di lavoro deve procedere con la denuncia dell’infortunio utilizzando il modulo cartaceo 4 bis RA, disponibile sul sito dell’INAIL. Questo modulo può essere inviato all’INAIL tramite posta raccomandata, tramite PEC o consegnato a mano presso la sede e dev’essere allegato al certificato di infortunio rilasciato dal pronto soccorso. 

Le tempistiche da seguire per la denuncia all’INAIL dipendono dalla gravità dell’infortunio. Infatti: 

  • Infortunio non guaribile entro 3 giorni: se il certificato medico indica che l’infortunio richiede più di 3 giorni di recupero, il datore di lavoro è tenuto a inviare la denuncia all’INAIL entro 2 giorni dalla ricezione del certificato 
  • Infortunio mortale o con pericolo di morte: in casi di questa gravità, in cui cioè l’infortunio risulta mortale o comporta un rischio immediato per la vita della colf o badante, il datore di lavoro deve notificare l’incidente all’INAIL entro 24 ore 

Ma attenzione! Se l’infortunio risulta guaribile entro 3 giorni, non è necessario inoltrare la denuncia all’INAIL. Ciò dovrà essere fatto solo nel caso in cui la prognosi iniziale dovesse estendersi oltre i 3 giorni previsti dal medico.   

badante e colf: infortunio. Badante che tiene le mani dell'anziana assistita

Infortunio sul lavoro colf e badante: chi paga? 

Quando una badante o una colf subisce un infortunio sul lavoro, è importante comprendere chi è responsabile del pagamento della retribuzione durante il periodo di assenza. Insomma, chi paga l’infortunio sul lavoro domestico? 

Le responsabilità sono condivise tra il datore di lavoro e l’INAIL, ma variano in base ai giorni di assenza.  

Per i primi tre giorni successivi all’infortunio, il datore di lavoro deve pagare il 100% della retribuzione al lavoratore. Questo include non solo lo stipendio base, ma anche l’indennità di vitto e alloggio nel caso di badanti conviventi 

Dal quarto giorno in poi, la responsabilità del pagamento passa completamente all’INAIL. L’indennità erogata dall’INAIL seguendo questo schema: 

  • Per i primi 90 giorni, il collaboratore domestico riceverà un’indennità pari al 60% della retribuzione convenzionale. 
  • Dal 91° giorno fino alla guarigione, l’indennità aumenta al 75% della retribuzione convenzionale. 

Se il lavoratore infortunato è un badante convivente e non è ricoverato in ospedale né può rimanere presso il domicilio del datore di lavoro, ha diritto anche a una quota sostitutiva convenzionale per vitto e alloggio. Questo garantisce che il lavoratore possa mantenere uno standard di vita adeguato anche durante il periodo di convalescenza. 

I diritti del lavoratore domestico durante l’infortunio 

È importante notare che, anche se il datore di lavoro è tenuto a pagare solo i primi tre giorni di retribuzione, i diritti del lavoratore non vengono sospesi.  

Durante il periodo di conservazione del posto di lavoro, il collaboratore continua a maturare i ratei di TFR (trattamento di fine rapporto), ferie e tredicesima mensilità al 100%. 

È possibile licenziare la colf o badante in infortunio? 

No, in linea generale una badante o colf non può essere licenziata durante l’infortunio ma esistono alcune specifiche condizioni in cui il datore di lavoro può decidere di interrompere la collaborazione. Questo dipende però dalla durata dell’infortunio stesso. 

Infatti, la lavoratrice domestica che subisce un infortunio ha il diritto di mantenere il proprio posto di lavoro, ma questo diritto è legato all’anzianità del servizio presso lo stesso datore di lavoro. In dettaglio: 

  • Per anzianità fino a 6 mesi: la badante ha diritto a mantenere il posto di lavoro per un periodo limitato di 10 giorni di calendario. 
  • Per anzianità da 6 mesi a 2 anni: la conservazione del posto di lavoro è garantita per un massimo di 45 giorni di calendario. 
  • Per anzianità superiore a 2 anni: la badante ha diritto a mantenere il posto di lavoro per un periodo di 180 giorni di calendario. 

Questi periodi sono calcolati all’interno dello stesso anno solare, cioè su un periodo di 365 giorni decorrenti dall’evento. Durante il periodo di conservazione del posto, è vietato il licenziamento della badante. Tuttavia, se questo periodo viene superato, il datore di lavoro può scegliere di licenziare la collaboratrice oppure di mantenerle il posto di lavoro sospendendo ogni trattamento economico. 

Leggi questo articolo per capire come funziona la sostituzione badante in caso di infortunio 

infortunio nel lavoro domestico: anziano e badante che si tengono per mano

Conclusione 

In questo articolo abbiamo visto insieme come gestire gli infortuni delle colf e delle badanti, affrontando vari aspetti importanti. Abbiamo capito cosa fare subito dopo un infortunio, come informare l’INAIL e quali sono i diritti e gli obblighi di lavoratori e datori di lavoro, così come le situazioni in cui è possibile licenziare una badante durante un periodo di infortunio, tenendo conto del tempo di servizio. 

Per assicurare la sicurezza e i diritti di chi lavora in casa e per evitare problemi legali è fondamentale seguire queste procedure. Hai bisogno di ulteriori informazioni o sei alla ricerca di una badante affidabile? Scegli Gallas Group e consulta questa pagina per trovare la sede più vicina a te della nostra Agenzia Badanti. Potrai chiamare il numero di telefono indicato oppure venirci a trovare per parlare di persona. Siamo qui per aiutarti a trovare la badante o colf più adatta alle tue esigenze e per rispondere a ogni tua domanda. 

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