gli errori da non fare con la badante: mani di anziano

Errori da non fare con la badante: guida e consigli utili

Secondo il rapporto Istat (2022), in Italia 4,5 milioni di persone hanno almeno 80 anni d’età e 20 mila hanno già raggiunto quota 100 anni! Che il progressivo miglioramento della qualità della vita abbia dato vita a incredibili trasformazioni demografiche e sociali nel nostro Paese ha smesso da tempo di essere una novità: si ipotizza che tra vent’anni la quota degli over 80 supererà i 2 milioni e che il numero dei centenari triplicherà.
Quella di ricorrere all’aiuto di una badante è quindi una scelta sempre più naturale e frequente tra le famiglie che necessitano di un supporto ulteriore per prendersi cura di un genitore anziano o in condizioni di fragilità. Tuttavia, è importante ricordare che nel momento stesso in cui assume una badante, la famiglia si trasforma automaticamente in datore di lavoro, con tutti i doveri che ne conseguono.
È quindi fondamentale conoscere al meglio i propri obblighi e gli errori da non fare con la badante per stabilire un rapporto contrattuale corretto e trasparente, necessario per garantire una collaborazione solida e duratura. 

Ma quali sono gli errori da non fare con la badante che vengono commessi più di frequente? 

Gli errori da non fare con la badante 

Prima di approfondire uno a uno gli errori che più comunemente vengono commessi dalle famiglie con la badante, dalla fase di ricerca e selezione a quella di convivenza, ecco un breve elenco per familiarizzare con l’argomento.   

Per le famiglie è infatti utile sapere che tra gli errori da non fare con la badante c’è: 

  • Non valutare attentamente le esperienze pregresse della badante 
  • Non inserire a contratto un periodo di prova 
  • Non coinvolgere nella scelta l’anziano che necessita della badante 
  • Non assumere la badante con regolare contratto di lavoro 
  • Non fornire una descrizione chiara delle attività lavorative  
  • Non rispettare gli orari di lavoro definiti da contratto 
  • Non concordare in modo trasparente il periodo di ferie con la badante 

Non valutare le esperienze pregresse 

Uno degli errori comuni che spesso si commettono nei confronti delle badanti è quello di non valutare attentamente le esperienze precedenti. È importante ricordare che ogni badante ha una preparazione unica, frutto di competenze acquisite in passato. Insomma, non tutte le badanti sono uguali e non tutte hanno la stessa conoscenza specifica delle diverse patologie e delle esigenze dei pazienti. 

Ecco perché il processo di ricerca e selezione delle badanti (soprattutto quando gestito da agenzie qualificate come GallasGroup) pone particolare attenzione alla valutazione delle esperienze lavorative precedenti della candidata. Questo può includere il tipo di pazienti che ha assistito in passato, le patologie con cui ha avuto esperienza e le competenze specifiche che ha acquisito nel corso del suo lavoro. 

Valutare attentamente le esperienze della badante è d’altronde fondamentale per garantire una corrispondenza tra le esigenze della famiglia e dell’anziano che necessita di assistenza e le competenze della badante. Ad esempio, se il tuo familiare ha una specifica patologia o richiede cure specialistiche, è fondamentale assicurarsi che la badante abbia esperienza e competenza nel trattare quelle specifiche condizioni, così che sappia garantire la giusta assistenza ed evitare errori. 

anziana che sorride

Non svolgere un periodo di prova 

Un altro errore comunemente commesso è associato al periodo di prova delle badanti. Troppo spesso, generalmente perché le famiglie sentono di avere a disposizione poco tempo per compiere una scelta approfondita, le capacità umane e infermieristiche della badante vengono date per scontate e il rapporto di lavoro inizia senza alcun periodo di prova. 

Come abbiamo anticipato, per evitare di trovarsi incastrati in situazioni complesse, in cui magari le competenze della badante si dimostrano non sufficienti a corrispondere appieno alle aspettative e alle necessità, è utile esaminare con cura il curriculum della badante e familiarizzare con le sue esperienze di lavoro precedenti. Questo permetterà infatti di avere un quadro più completo, se non altro sulle sue capacità professionali. 

Stabilire e mettere a contratto un periodo di prova di 30 giorni con la badante ti aiuterà a valutare al meglio la sua capacità di adattarsi alle esigenze e di garantire un’assistenza adeguata. Infatti, è importante che tra la badante e l’assistito si crei una bella sintonia caratteriale. Ad esempio, se il paziente necessita non solo di cure ma anche di compagnia e di passeggiate all’aria aperta, diventa cruciale assicurarsi che la badante mostri un interesse genuino nell’interagire e ascoltare l’anziano assistito durante i momenti di relax condivisi. 

Non coinvolgere nella scelta chi necessita di assistenza  

Un errore frequente è quello di non coinvolgere la persona che necessita di assistenza nella scelta della badante. È vero, la persona da assistere può avere delle patologie che ne limitano la lucidità o la capacità di prendere decisioni, ma cercarne il parere prima di procedere con l’assunzione della badante è sempre consigliato. 

La persona che necessita di assistenza deve infatti sentirsi a proprio agio con la badante e poter instaurare un rapporto di fiducia. Quando si seleziona un’assistente, è importante accertarsi che sia una persona sensibile e in grado di rapportarsi adeguatamente con gli anziani e i disabili. 

Imporre una figura all’interno dell’abitazione dell’assistito, senza tener conto delle sue preferenze o resistenze, può creare una situazione difficile in cui il genitore anziano rifiuta l’assistenza della badante. È importante cercare di evitare questa situazione, coinvolgendo la persona nel processo decisionale e considerando le sue opinioni e le sue esigenze. 

Non assumere la badante con un regolare contratto di lavoro 

Quello di non mettere in regola una badante non è solo un grave errore ma anche una scelta che può portare le famiglie ad incorrere in pesanti sanzioni di natura amministrativa, civile e penale. Assumere una badante “in nero”, anche per un breve periodo, costituisce infatti un illecito. 

Oltre alle implicazioni legali, ci sono anche aspetti pratici da considerare: sono moltissime le persone che oggi giorno si improvvisano badanti senza avere la preparazione adeguata finendo così con il compromettere la qualità dell’assistenza e mettendo a rischio la salute e il benessere dell’assistito.  

Stipulare un regolare contratto di lavoro con la badante è perciò un dovere. Questo documento, tra le altre cose, permette infatti di definire in modo chiaro e trasparenti gli obblighi e i diritti di entrambe le parti, gli orari, le mansioni, la retribuzione e altre condizioni lavorative. In caso di controversie con la badante è proprio il contratto ad offrire alla famiglia la giusta tutela legale. 

Se non hai familiarità con le modalità di assunzione regolare di una badante, consulta questo articolo o rivolgiti a un’agenzia qualificata che può fornirti il giusto supporto anche per gestire gli aspetti burocratici del rapporto con la badante. Se vuoi ricevere informazioni aggiuntive, non esitare a contattare GallasGroup. 

LEGGI LE TESTIMONIANZE DI CHI CI HA SCELTO 

Non rispettare gli orari di lavoro concordati 

Le badanti, protette dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, sono lavoratrici alle quali vengono riconosciuti tutta una serie di diritti fondamentali. Tra questi, naturalmente, c’è il diritto al riposo. 

Il rispetto degli orari di lavoro è d’altronde essenziale per una collaborazione efficace ed armoniosa. Riconoscere e garantire alla badante un adeguato equilibrio tra lavoro e vita privata significa concederle il tempo libero di cui necessita e a cui, come abbiamo anticipato, ha diritto. La badante, infatti, non deve essere costretta a lavorare oltre le ore pattuite e ha il diritto di godere di un adeguato riposo serale. 

Questo aspetto è una questione di rispetto verso il lavoratore, ma contribuisce allo stesso tempo a mantenere una buona qualità dell’assistenza fornita. D’altronde, una badante stanca e sopraffatta del lavoro farà fatica ad offrire il supporto che l’assistito merita. 

Per evitare errori in tale senso, l’ideale è definire chiaramente gli orari di lavoro all’interno del contratto di lavoro e specificare, se necessario, eventuali necessità o richieste aggiuntive dettate dalla condizione dell’assistito. 

Se desideri approfondire il tema dei diritti e dei doveri delle badanti leggi questo articolo. 

Non concordare con la badante il periodo di ferie e di riposo 

In aggiunta al punto precedente in questa guida dedicata agli errori da non fare con la badante, è necessario approfondire la questione delle ferie e del riposo dell’assistente domestica. 

Anche in questo caso parliamo infatti di un aspetto chiave per garantire alla lavoratrice un corretto equilibrio tra lavoro e vita privata che deve naturalmente conciliarsi con la continuità dell’assistenza di cui l’anziano probabilmente necessita. 

Ecco perché, per quanto spetti al datore di lavoro concedere le ferie, è consigliabile confrontarsi con anticipo con la badante per capirne le esigenze e i desideri rispetto ai giorni di vacanze.  

Gestire per tempo le ferie della badante ti consentirà d’altra parte di organizzarti al meglio individuando una badante sostitutiva.  

mani di anziano che aprono una confezione di pillole

Non fornire una descrizione chiara delle attività lavorative 

Non solo orario di lavoro e retribuzione, il contratto è il documento chiave in cui inserire nel dettaglio tutte le mansioni che saranno di responsabilità della badante così da evitare fraintendimenti futuri.  

Molte famiglie trovano difficile comprendere appieno le esigenze del proprio caro. A volte può essere sufficiente individuare una figura empatica e educata che fornisca un po’ di svago e compagnia, oppure una colf che si occupi della cura della casa, o ancora una badante in regime di convivenza per garantire una presenza costante. Abbiamo cercato di rispondere ad alcuni dubbi all’interno di questo articolo. 

Una volta comprese le necessità dell’assistito, è fondamentale definire in modo chiaro, preciso e dettagliato le attività che la badante dovrà svolgere. Questo aiuta a stabilire le aspettative da entrambe le parti e a evitare potenziali conflitti o malintesi nel corso della collaborazione. 

Gli errori da non fare con la badante: ti aiuta GallasGroup 

In questa guida abbiamo esaminato alcuni degli errori più comuni da non commettere epr riuscire ad avviare un rapporto personale e di lavoro positivo con la badante. Questi errori possono mettere a rischio non solo il buon esito della collaborazione, ma anche la sicurezza e il benessere del proprio caro che necessita di assistenza.  

La scelta della giusta badante e la gestione corretta del contratto di lavoro rappresentano sfide complesse. Tuttavia, è possibile evitarle adottando le giuste precauzioni e avvalendosi di professionisti esperti nel settore. GallasGroup è l’agenzia specializzata in ricerca e selezione delle badanti che può accompagnare le famiglie durante l’intero processo, inclusa la gestione delle pratiche burocratiche. Siamo qui per aiutare le famiglie a vivere al meglio questa delicata situazione, garantendo la scelta di badanti competenti e affidabili. 

Contattaci subito per ottenere maggiori informazioni e scoprire come GallasGroup può supportarti nella scelta di una badante qualificata. Assicuriamo un processo di selezione accurato e un’assistenza continua durante l’intero percorso, per garantire la sicurezza e il benessere del tuo caro. 

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