Cura della casa, cura della persona: ecco la vera differenza tra colf e badante
Le figure di badante e colf rientrano nella medesima categoria, quella dei lavoratori domestici che prestano servizio per il funzionamento della vita familiare, e sono in effetti disciplinate dal medesimo Contratto Collettivo Nazionale.
Nonostante questo dettaglio, che spesso finisce per trarre in inganno, quella della badante e quella della colf sono professionalità ben diverse a cui si associano mansioni altrettanto diverse. Ecco perché conoscere la differenza tra colf e badante è fondamentale per procedere con la selezione della miglior candidata, capace di rispondere esattamente alle esigenze della famiglia per cui dovrà prestare servizio.
Questo articolo è pensato per rendere più semplice la scelta tra colf e badante e per fornire preziose informazioni necessarie all’assunzione.
Differenza tra colf e badante
Come abbiamo anticipato, si tratti di badante o colf, la categoria di riferimento è quella dei lavoratori domestici.
All’interno del CCNL del Lavoro Domestico è possibile distinguere le figure professionali che compongono la categoria dei lavoratori domestici analizzando le diverse mansioni e attività di cui queste figure si fanno carico. Anche quando si tratta di differenza tra colf e badante è perciò necessario prima di tutto prestare attenzione alle mansioni che spettano all’una e all’altra. Nel dettaglio:
- La colf: è una collaboratrice familiare (da cui, appunto, deriva la parola colf) è una figura addetta principalmente ai lavori domestici. Una colf si occupa infatti di curare la casa, pulire e riordinare, lavare e dedicarsi alla cucina e alla preparazione dei pasti. Il suo compito, in un certo senso, è quindi quello di collaborare con l’intera famiglia per rendere più semplice la gestione e la cura della casa.
- La badante: è un assistente familiare che supporta la famiglia prestando assistenza ad una persona autosufficiente o non autosufficiente, principalmente anziani o persone con difficoltà legate a problemi di salute o all’età.
Ai fini di questo articolo, è importante capire che la differenza tra colf e badante non risiede nel fatto che la badante non svolge mansioni domestiche. Al contrario, come abbiamo approfondito in questo articolo dedicato ai diritti e doveri della badante, può capitare che la badante si debba dedicare alla cura della casa e ad attività come le pulizie, la spesa e la cucina con l’obiettivo di rendere confortevole lo spazio e permettere all’assistito di vivere al meglio nella propria abitazione. Ciò, naturalmente, se previsto da contratto.
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Inquadramento colf e badante
Il CCNL del Lavoro Domestico prevede 4 livelli di inquadramento, ad ognuno dei quali si associa un livello Super (o semplicemente “S”).
Badante e colf non rientrano automaticamente in un livello di inquadramento specifico perché il livello dipende strettamente dalle mansioni che la lavoratrice domestica dovrà svolgere, dall’esperienza accumulata e dalle responsabilità che le spetteranno.
Tenendo conto di queste variabili, sarà possibile inquadrare la colf e la badante entro questi 4 livelli:
- A e AS: comprende le colf che non prestano assistenza alle persone e si dedicano esclusivamente ad una mansione a puro livello esecutivo (le abbiamo elencate qui), ovvero sotto la diretta sorveglianza e controllo del datore di lavoro. Rientrano in questa categoria gli addetti alla compagnia di persone adulte autosufficienti che non svolgono ulteriori prestazioni di lavoro;
- B e BS: comprende le colf e le babysitter dotate di specifiche competenze che svolgono più mansioni per il datore di lavoro ma sempre e soltanto a puro livello esecutivo;
- C e CS: comprende le colf e le badanti dotate di specifiche conoscenze tecniche e teoriche di base relative allo svolgimento dei compiti loro assegnati e che operano perciò in totale autonomia e con piena responsabilità. Questo è il livello di inquadramento tipico della badante che assiste una persona anziana non autosufficiente senza essere dotata di un diploma inerente;
- D e DS: il livello d’inquadramento più alto del CCNL comprende le sole badanti dotate di particolari requisiti professionali (come diploma e corsi di formazione specifici rispetto al campo della mansione) che ricoprono perciò posizioni di lavoro di responsabilità e sono dotate di piena autonomia decisionale e/o di coordinamento.
Per semplificare, possiamo concludere che la differenza tra colf e badante si ritrova nell’inquadramento nei livelli “base” e in quelli “super”. La colf che si occupa della cura e della gestione della casa rientra infatti nei livelli A, B, C e D mentre la badante che si occupa di prestare assistenza alle persone rientra invece nei rispettivi livelli Super (S). I livelli S, come vedremo, prevedono un minimo retributivo più alto data la delicata natura del lavoro.
Stipendio minimo
La retribuzione dei lavoratori domestici varia a seconda del livello d’inquadramento, dell’orario di lavoro, dello svolgimento di lavoro straordinario, festivo e così via oltre che dalla convivenza o meno con il datore di lavoro.
In effetti, a livello retributivo non è possibile trovare una netta differenza tra colf e badante se non a partire dai minimi retributivi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale che, appunto, sono strettamente associati all’inquadramento del lavoratore e alla sua anzianità di servizio.
Attualmente, i minimi retributivi validi per il 2022 sono i seguenti:
Per i lavoratori conviventi con contratto full-time di 54 ore settimanali, lo stipendio mensile ammonta a:
- Livello A: 664,09€
- Livello AS: 784,85€
- Livello B: 845,22€
- Livello BS: 905,59€
- Livello C: 965,98€
- Livello CS: 1026,34€
- Livello D: 1207,45€ (+ 178,55€ di indennità sostitutiva)
- Livello DS: 1267,82€ (+ 178,55€ di indennità sostitutiva)
Per i lavoratori non conviventi, lo stipendio orario ammonta invece a:
- Livello A: 4,083€
- Livello AS: 5,69€
- Livello B: 6,03€
- Livello BS: 6,40€
- Livello C: 6,76€
- Livello CS: 7,13€
- Livello D: 8,22€
- Livello DS: 8,57€
Si tenga presente poi che la retribuzione dovrà comprendere i costi aggiuntivi relativi a:
- Eventuale indennità sostitutiva di vitto e alloggio;
- Scatti di anzianità (che maturano ogni 2 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e si calcolano in misura pari al 4% del minimo retributivo);
- Tredicesima mensilità;
- Eventuale superminimo.
Se vuoi consultare la tabella con i minimi retributivi 2022, clicca qui.
Orario di lavoro
Anche per quanto riguarda l’orario di lavoro, la differenza tra colf e badante risiede nel livello d’inquadramento. Il CCNL infatti stabilisce orari e relativi riposi dei lavoratori domestici, conviventi e non. Nello specifico:
- Per il lavoratore domestico convivente, l’orario di lavoro prevede un massimo di 10 ore giornaliere non consecutive fino a raggiungere un massimo di 54 ore settimanali distribuite su 6 giorni lavorativi;
- Per il lavoratore domestico non convivente, l’orario prevede invece un massimo di 8 ore al giorno non consecutive per un totale di massimo 40 ore settimanali distribuite nell’arco di 5 o 6 giorni lavorativi.
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Badante o colf: come scegliere?
Arrivati a questo punto sarà ormai evidente qual è la differenza tra colf e badante.
In effetti, quando si assume un lavoratore domestico la prima domanda da porsi è sempre la stessa: “di che tipo di supporto ho bisogno?”.
Nel caso tu abbia bisogno di aiuto per gestire le attività di casa, allora la scelta dovrà ricadere sulla colf; se invece sei alla ricerca di una figura capace di prendersi cura di un familiare, allora la soluzione ideale è optare per una badante. Capire le mansioni del lavoratore è il primo passo per poter individuare il giusto livello di inquadramento e capire di conseguenza quali saranno le dinamiche del rapporto e lo stipendio minimo.
Qualunque sia la tua necessità, ricordati sempre di affidarti ad un’agenzia specializzata nella ricerca e nella selezione del personale domestico. GallasGroup è un’agenzia del lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro che fa dell’ascolto la sua arma vincente. Contattaci e raccontaci le tue esigenze: ti presenteremo i candidati più adatti per rispondere alle tue esigenze. Aderendo al programma “Famiglia Sicura” potrai contare su un servizio d’assistenza completo, 365 giorni l’anno, compreso d’eventuale sostituzione del lavoratore domestico nel caso non fosse di tuo gradimento.