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Cassa Colf: ecco cos’è e che cosa copre la Cassa Sanitaria Colf obbligatoria

Le famiglie che impiegano personale domestico si interrogano spesso sulla possibilità di assicurare la propria badante o colf ignorando tuttavia che questa forma di tutela esiste già in modo obbligatorio: è la Cas.Sa.Colf, o Cassa Sanitaria Colf. Fondata sui principi della mutualità e senza fini di lucro, Cas.Sa.Colf è uno strumento istituito dalle parti sociali firmatarie del CCNL del lavoro domestico: Domina, Fidaldo, Filcams CGIL, Fisascat CISL, UilTucs e Federcolf. 

Il suo scopo è quello di assicurare prestazioni socio-sanitarie assistenziali a coloro che ne sono iscritti, inclusi lavoratori domestici e datori di lavoro domestico, per colmare così il divario tra le prestazioni erogate dal settore pubblico e le esigenze specifiche degli iscritti. Cassa Colf copre infatti malattia e infortunio attingendo ad una contribuzione obbligatoria e gestita dall’INPS cui obiettivo è quello di consolidare la sicurezza sociale all’interno dell’intero settore domestico.  

Cos’è Cassa Colf 

Cassa Colf, nella grafia corretta Cas.Sa.Colf, rappresenta un ente che garantisce prestazioni sanitarie integrative ai lavoratori domestici 

Grazie ai contributi regolarmente versati all’INPS, colf, badanti, babysitter e altre figure comprese nel Contratto Collettivo Nazionale del lavoro domestico hanno insomma diritto alle prestazioni erogate dalla Cassa Colf.  

Va aggiunto che tra i beneficiari della Cassa rientrano anche i datori di lavoro domestico, specialmente coloro che si trovano improvvisamente in situazioni di non autosufficienza. 

Cas.Sa.Colf prevede, a favore di lavoratori domestici e relativi datori di lavoro, trattamenti assistenziali, sanitari e assicurativi in grado di integrarsi e aggiungersi alle prestazioni pubbliche.  

Cassa Colf è obbligatoria? 

Sì, la Cassa Colf è obbligatoria. L’art. 53 comma 2 del CCNL impone infatti ai datori di lavoro e ai lavoratori domestici l’iscrizione alla Cas.Sa.Colf e al pagamento regolare della quota dei contributi di assistenza contrattuale. 

L’aspetto positivo da considera è che Cas.Sa.Colf non prevede un’iscrizione formale: tutti coloro che sono in regola con il versamento dei contributi di assistenza contrattuale sono infatti automaticamente iscritti anche alla Cassa. 

Il mancato pagamento di questi contributi preclude naturalmente l’accesso alle prestazioni offerte dalla Cassa Colf. 

cassa colf obbligatoria? Donna che sostiene anziana nella camminata

Chi ha diritto alle prestazioni fornite della Cassa 

Come abbiamo anticipato, hanno diritto alle prestazioni fornite dalla Cassa Colf tutti i dipendenti e datori di lavoro domestico che sono in regola con i contributi di assistenza contrattuale. Affinché sia garantita l’idoneità alle prestazioni, è essenziale che i contributi siano versati in modo regolare e continuativo presso l’INPS. Per dimostrarlo è di fatto sufficiente far riferimento alla ricevuta di versamento, nella quale dev’essere indicato il codice F2 (e il valore dei contributi contrattuali). 

I beneficiari di Cas.Sa.Colf sono quindi i lavoratori domestici e i datori di lavoro (o i loro aventi causa) che hanno versato continuativamente i contributi nei quattro trimestri precedenti o comprensivi del trimestre in cui si verifica l’evento, per un totale non inferiore ai 25,00€. 

La soglia dei 25,00€ può essere raggiunta anche con più rapporti di lavoro. 

Per i datori di lavoro è importante sapere che per accedere al contributo per la non autosufficienza è necessario che colui o colei che ne beneficia abbia, al momento della prima iscrizione alla cassa, un’età inferiore ai 67 anni e non possieda condizioni pregresse di non autosufficienza. 

Come effettuare il versamento dei contributi 

Per procedere con il versamento dei contributi Cas.Sa.Colf, è sufficiente seguire le modalità e le scadenze trimestrali del versamento dei contributi previdenziali INPS. 

Tanto datori di lavoro quanto dipendenti sono tenuti a corrispondere i contributi, calcolati a un tasso orario di 0,06 € di cui 0,02 € a carico del lavoratore e 0,04 € a carico del datore di lavoro.  

Nel PagoPa, sarà necessario inserire il codice F2 nella casella C.ORG e il contributo orario di 0,06 €, moltiplicato per ogni ora lavorata, nel campo CONTR.ORG. Passando ad un esempio pratico, se nel trimestre sono state lavorate 95 ore, l’importo totale Cassa Colf da inserire sarà pari a 5,70 € (0,06 x 95). 

cassa malattia colf: medico che misura la pressione ad un paziente

Le prestazioni Cassa Colf  

Per i lavoratori domestici 

Le prestazioni erogate a favore dei lavoratori domestici si distinguono tra prestazioni fornite direttamente dalla Ca.Sa.Colf e prestazioni fornite in convezione con UniSalute.  

Nello specifico, Cassa Colf offre: 

  • Indennità giornaliera in caso di ricovero e convalescenza: in caso di ricovero con pernottamento dovuto a malattia, infortunio o parto, in istituti di cura pubblici o privati e in caso di ricovero in forma di day-hospital e OBI. L’indennità è pari a 30,00€ per ciascun giorno di ricovero per un periodo non superiore ai 30 giorni per anno civile. La stessa indennità si applica poi ai giorni di convalescenza certificati dal medico. 
  • Indennità giornaliera in caso di ricovero e convalescenza per forme oncologiche maligne: in caso di ricovero con pernottamento, dovuto ad una forma oncologica maligna. L’indennità ammonta a € 30,00 per ciascun giorno di ricovero per un periodo non superiore a 60 giorni per anno civile. Il dipendente avrà diritto alla medesima indennità per ogni giorno di convalescenza certificata dal medico, per un massimo di 60 giorni. 
  • Rimborso spese per ticket sanitari: i lavoratori hanno diritto al rimborso dei ticket sanitari fino ad un massimo, annuo, di 500,00€. Sono tuttavia escluse le visite generiche, gli esami di laboratorio, le analisi ematiche e i farmaci. Nel caso di dipendenti con forme oncologiche maligne, il limite massimo sale a 1000,00 € annui. 
  • Rimborso spese per gravidanza: badanti e colf iscritte alla Cassa hanno diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute in gravidanza, per l’intero periodo riconosciuto, nel limite massimo di 2.000,00€ (farmaci esclusi). 
  • Contributo una tantum per maternità: in occasione della nascita del figlio, le lavoratrici hanno diritto all’erogazione di un contributo annuo di 500,00€ per neonato. 
  • Rimborso per interventi chirurgici ai figli neonati: il lavoratore domestico può accedere al rimborso delle spese sostenute per interventi chirurgici effettuati nel primo anno di vita del neonato per la correzione di malformazioni congenite così come al rimborso della retta di vitto e pernottamento per il periodo di ricovero. La disponibilità annua è di 5000,00€ per neonato, con un tetto massimo di 100,00€ al giorno. 
  • Rimborso per acquisto e/o noleggio di ausili ortopedici: il lavoratore può usufruire del rimborso della Cassa sul costo del materiale riabilitativo e degli ausili medici ortopedici acquistati o noleggiati su prescrizione medica. La disponibilità è di 1000,00€ annui, con l’applicazione di una franchigia del 20% su ogni fattura presentata. 
  • Rimborso spese per trattamenti fisioterapici: a seguito di infortunio certificato dal pronto soccorso o a seguito di particolari patologie. L’importo annuo massimo è pari a 500,00€, con l’applicazione di una franchigia del 15% su ogni fattura. 
  • Indennità grandi interventi in strutture pubbliche: in caso di grandi interventi chirurgici in strutture pubbliche o convenzionate Cas.Sa.Colf. La disponibilità è di 1000,00€ annui, a coprire anche le spese complementari. 
  • Contributo oneri funerari: in caso di decesso del lavoratore, Cassa Colf prevede l’erogazione di un contributo a copertura degli oneri funerari o delle spese per il rimpatrio della salma nella Nazione di origine. Il contributo, che spetta agli eredi diretti, ammonta a 1000,00€. 
  • Prestazioni psicologiche e psicoterapeutiche: i lavoratori conviventi che si rivolgono a uno psicologo o a uno psicoterapeuta iscritto all’albo hanno diritto ad un contributo di massimo 400,00€ l’anno. 

A queste prestazioni si aggiungono quelle erogate in convenzione con UniSalute a favore del lavoratore, in caso di malattia o infortunio avvenuto durante l’operatività del contratto, che necessita di prestazioni sanitarie effettuate in strutture sanitarie convenzionate. UniSalute si occupa, in questi casi, di provvedere al pagamento alla struttura convenzionata per un massimale annuo assicurato di 1000,00€ 

Per i datori di lavoro domestico 

Come abbiamo visto, Cas.Sa.Colf fornisce prestazioni dirette anche ai datori di lavoro se questi si sono iscritti alla Cassa prima del compimento dei 67 anni di età e hanno versato almeno 4 trimestri di contribuzione continuativa prima della presentazione della domanda. 

 Parliamo nello specifico di: 

  • Rimborso spese per costo assistente familiare in caso di non autosufficienza permanente del datore di lavoro: l’iscritto alla Cassa può usufruire del rimborso di 300,00€ al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi per le spese sostenute (e documentate) per il sostegno del costo dell’assistente familiare. 
  • Rimborso spese per costo assistente familiare in caso di maternità della lavoratrice: il datore di lavoro può accedere a un rimborso di 300,00€ annui per coprire il costo d’assunzione di un lavoratore domestico in sostituzione di un dipendente in maternità. 
  • RCO per rivalsa INAIL su infortuni del dipendente: l’iscritto può usufruire del rimborso delle spese sostenute per il risarcimento a suo carico, nella misura di 25000,00 € e per ciascun evento e per anno. 
  • Prestazioni di genitorialità: il datore di lavoro può accedere ad un rimborso fino a 200,00€ una tantum per le spese sostenute per finalità di istruzione, scolastica o per servizi di baby sitting, per figli a carico fino al quinto anno di età, per le spese sostenute per l’assistenza domiciliare di figli in condizione di non autosufficienza, e per bonus spesa. 

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